io telaista?, pensieri e divagazioni

Salve ragazzi.
E' da tempo che manco attivamente nel forum e un po' me ne assumo i pro e i contro della cosa: i primi perchè ho avuto modo di sviluppare idee sul da farsi per i di versi possibili upgrade del mio sempiterno KLE, mentre i secondi perchè mancando non ho potuto dare il mio contributo e soprattutto assorbire idee da terzi che magari sono arrivati a determinate conclusioni prima di me.

Comunque passiamo al sodo: Ormai da tempo ho dovuto effettuare un restauro conservativo al telaio della mia kawa: ho rattoppato un punto della culla che presentava corrosione e innondato il telaio di convertitore di ruggine al fine di bloccare qualsiasi innesco di una futura corrosione.
Ma si sa che la ruggine sta al ferro come la carie ai denti, e la conseguenza logica è che se la carie non viene curata a modo ci si ritrova in bocca sapore cattivo e alito fetido perchè lavora da sotto proprio come la ruggine se non viene fermata a modo.
Sperando solo di non avere cedimenti del telaio mentre ci vado forte con conseguenti noie del caso che possono andare da un ginocchio sbucciato alla morte per impatto contro un camion.

Ma passiamo al succo del mio intervento.

Volevo ricostruire coi pochi ed umili mezzi di cui dispongo un nuovo telaio fatto salvo per il canotto dello sterzo che conserva il numero di telaio originale e per la geometria e misure caratteristiche che rimarrebbero immutate. Col vantaggio di architettare disposizioni dei vari elementi al fine di avere una progettazione come LD insegna cioè molto equilibrata e improntata alla massima semplicità di manutenzione.
La mia fonte ispiratrice rimane sempre il GS ma con le giuste e obbligatorie divergenze.
Non so se ci riuscirò, se ce la farò, se abbandonerò... ecc...
L' unica cosa certa è che tutto sarà in tubo di acciaio e che tutto sarà trattato al fine di evitare ruggine futura.
La ruggine è il cancro del ferro e il mio KLE per il momento è guarito da un tumore benigno.
Sta bene... ma essendo un pezzo di ferro e non un essere umano i margini di guarigione definitiva possono essere molto più ampi e uno di questi è la creazione di un nuovo scheletro.

Vorrei sapere un vostro punto di vista in merito.

ma vuoi ricostruire un telaio di sana pianta? 6 1 matto. Magari ci riesci pure! e magari in acciao inox :o) :o) :o) Se hai bisogno io ho un telaio rotto ! se ti serve!

http://madeingarage.altervista.org/

Da qui uscirà il mio lavoro... Forse!

non so' se avete capito ma quest'officina e' quello che chiama "" coi pochi ed umili mezzi di cui dispongo ""......

L'uomo d'azione non è l'ignorante che si butta allo sbaraglio dimenticandosi, ma l'uomo che ritrova nella pratica le cose che sa. Citazione necessaria di Cesare Pavese.

C' est dur dur d' etre telaist!

Ragazzuoli! per la primavera di quest' anno sarà troppo dura avere la moto in ordine, rimonto la bestia e ci travaglio piano piano che il tempo aggiusta tutti i mali. Quindi per il 2013 la mia moto, che è l' unica KLE che ancora oggi beneficia di aggiornamenti tecnici annuali, sarà identica al modello 2012. tranne per un particolare che scoprirò durante il raduno; liberi di mandarmi a fanculo quando lo vedrete.
Poi, onestamente io l' ho raccontata più grossa della realtà effettiva, il telaio è in ordine e non presenta compromissioni tali da effettuare un rifacimento in tutto o in parte... ma avrei una voglia matta di portare a termine l' impresa. Esteticamente sto lavorando ad un prototipo di serbatoio filologicamente in linea coi primi anni 90 ma che nell' insieme estetico che ho in mente c' inzecca parecchio. carne e carne ancora carne al fuoco del mio piccolo barbecue.... e poi la moto ha 12 anni... Mah! Riuscirò?


Grazie Surfingusa! E' un bel comlimento se penso che viene da un ingegnere a me che sono un umile perito meccanico (e termotecnico). Mi tengo volentieri il mio LD. Forse perchè "piccolo" si potrebbe rapportare anche alla mia umiltà.

Ricordo sempre che il rivenditore KTM di RSM mi diceva sempre che la 990 adventure era la KLE raddoppiata. Complimento velato o volontà di adescare un cliente? Non importa, personalmente credo che ha ragione.

Le differenze risiedono nella diversità degli attacchi delle sospensioni e dei principali punti di quota del telaio, nonchè inclinazione del canotto di sterzo e distribuzione dei pesi. Poi in secondo luogo vengono sospensioni e ruota.
Ovvero anche i materiali usati e la tecnologia usata per l' assemblaggio (saldatura) non sono per nulla secondari ma concorrono a differenziare l' assorbimento delle sollecitazioni e le conseguenti reazioni avvertibili nella guida.
Rimango fedele a due linee guida: Off road telaio in acciaio monotrave con culla sdoppiata o perimetrale, su strada un sano perimetrale in alluminio. Ma è un secondo me. Alcuni ingegneri hanno creato mostri da cross col telaio in alluminio senza prevedere che la prima "slappa" fatta bene consentiva al pilota di scegliere unicamente l' opzione di cambiare la moto; la cosa è molto discutibile...